LISSONE – Restauro conservativo delle facciate esterne di Palazzo Terragni, al fine di riqualificare l’edificio di maggior pregio architettonico, culturale e storico del centro città. Nei giorni scorsi, il Comune ha ufficialmente aggiudicato i lavori che consentiranno un restyling generale al palazzo situato in piazza Libertà, polo di riferimento culturale e teatrale della città. I lavori sono stati aggiudicati al raggruppamento di imprese tra Formica Srl e Teicos Ue Srl di Milano.
Un investimento importante per le casse comunali, anche se parte dell’intervento sarà coperto da un finanziamento regionale. L’ammontare complessivo dei lavori è di circa 460 mila euro, importo che include anche le spese delle fasi di progettazione già sostenute. Per i lavori, il costo di intervento sul quale è stato calcolato il finanziamento è di 380 mila euro. Di questi, 247 mila provengono da un finanziamento regionale così suddiviso: 61 mila a fondo perduto e gli altri da restituire gradualmente entro il 2032. I restanti 130.000 mila saranno interamente a carico dell’amministrazione comunale.
Per quanto riguarda il cronoprogramma, una volta sottoscritto il contratto (soggetto a stand-still di 35 giorni), la durata prevista dei lavori dall’inizio dell’affidamento è di 90 giorni, salvo imprevisti o avversità meteo.
Obiettivo del progetto rimane quello di far riconoscere alla comunità il Palazzo Terragni come bene culturale, migliorandone la fruibilità e garantendo nei suoi spazi un’offerta di servizi di qualità.
Le operazioni di restauro e di recupero progettate dalla società Weproject srl di Brescia (che ha curato il progetto sia definitivo che esecutivo) sono finalizzate al mantenimento delle condizioni conservative dei materiali e degli elementi caratterizzanti le superfici verticali e orizzontali esterne, manutenzione che non richiederà alcun intervento di demolizione o ricostruzione.
Infatti, il progetto intende conservare inalterati i materiali e le fattezze dell’edificio, siano essi quelli originali del 1938-40, o quelli introdotti o ripristinati nei restauri avvicendatisi successivamente.
Gli interventi di restauro conservativo riguardano dunque le superfici esterne dell’edificio, in particolare le superfici orizzontali (pavimentazioni, sottobalconi e soffitti) le superfici verticali (prospetti e Torre Littoria) ed il Sacrario.