MONZA – Il Comune di Monza non concede alcun patrocinio al “Brianza Pride” in programma sabato 6 luglio. “La Giunta – spiega il sindaco Dario Allevi – non intende associare l’immagine del Comune di Monza, che è la casa di tutti i cittadini, a un evento che gli stessi organizzatori definiscono un “atto politico”. Il Comune, per sua natura, è un’istituzione al di sopra delle parti. Lo prova il fatto che la maggior parte dei soggetti che a sostenere il Pride sono partiti politici o movimenti espressione di un’area ideologica ben definita. Lo dimostra anche il manifesto dell’evento che ha voluto mettere al centro argomenti come quello delle politiche sull’immigrazione e tanto altro. Per noi il tema dei diritti civili è un’altra cosa. Ci interessa molto, ma vogliamo discuterne apertamente, senza pregiudizi ideologici e bandierine”.
Il sindaco ha indicato un secondo motivo che ha portato a negare il patrocinio: “Abbiamo letto sulla stampa locale che il soggetto che ha portato avanti il crowdfunding per realizzare l’evento è il FOA Boccaccio. Su questo aspetto voglio essere netto: noi non sporcheremo mai l’immagine del Comune appoggiando una manifestazione sostenuta da un’associazione fuorilegge. Per noi la legalità è un argine invalicabile”.
Per quanto riguarda il percorso del corteo, Allevi precisa che non è stato deciso dal Comune. “Avremmo preferito un corteo ai margini del centro, e lo avevamo proposto, ma questo è il risultato della mediazione tra la Questura e gli organizzatori”. Il passaggio critico, secondo l’amministrazione comunale, è quello lungo via Italia, tra via Passerini e largo Mazzini. “I nostri dubbi – precisa Allevi – riguardano due aspetti. Innanzitutto quello relativo alla viabilità che in queste settimane è messa a dura prova dalla chiusura di via Manzoni. C’è poi il danno che potrebbero subire i commercianti del centro proprio nel primo giorno dei saldi, un momento importante per loro e per l’economia della città. È un percorso che noi, e la città, subiamo”.
Allevi conclude con un appello: “Mi auguro che la manifestazione non sia infiltrata da soggetti interessati solo a vandalizzare la città. E mi riferisco, per esperienza, ai no global del FOA Boccaccio. Per questo lancio un appello agli organizzatori: riconsegnateci la città nelle stese condizioni in cui noi ve l’abbiamo messa a disposizione. Nessuna forma di vandalismo sarà tollerata”.