RHO – E’ cambiato in omicidio il titolo di reato ipotizzato nel fascicolo sulla morte di Stefano Marinoni, il 22enne trovato morto nei pressi di un traliccio, in un’area verde tra Rho e Arese, in provincia di Milano, il 12 luglio scorso.
Il cambio è stato deciso ieri, mercoledì 17 luglio, dal pm che indaga sull’episodio, Mauro Clerici, dopo che l’autopsia, effettuata martedì pomeriggio, non era stata dirimente sulle cause della morte e anche a seguito delle richieste degli investigatori dell’Arma.
Una variazione che, secondo quanto trapela dal riserbo totale sulle indagini, sarebbe stata deciso per permettere accertamenti altrimenti non previsti in un semplice ‘Modello 45′, fascicolo senza titolo ne’ indagati, che era stato aperto il 6 luglio, giorno della denuncia della famiglia ai carabinieri, due giorni dopo l’allontanamento del giovane.
L’autopsia ha evidenziato l’assenza di segni dolosi come fendenti o colpi d’arma da fuoco (peraltro su un cadavere estremamente degradato, a tratti incompleto) ma anche l’assenza di tipiche lesioni “da precipitazione” ad arti e colonna vertebrale. L’attenzione degli inquirenti si concentra invece su una frattura dello sterno e sui prossimi accertamenti tossicologici, per i quali servirà ancora tempo.