GORGONZOLA – Con una ripresa all’insegna del cinismo, il Renate parte col piede giusto anche in campionato, vincendo meritatamente il derby contro la Giana Erminio. Dopo un primo tempo in cui i nerazzurri hanno creato molto senza concretizzare, a metà ripresa è il penalty conquistato da Pizzul a sparigliare le carte. Grbac, appena entrato, con freddezza sblocca il risultato, e per la formazione di Diana diventa più semplice gestire e blindare i primi tre punti.
A distanza di 112 giorni, le pantere riabbracciano il campionato di Serie C, ed è subito derby per gli uomini di Aimo Diana, ospiti della Giana Erminio. Non sono ancora smaltite le assenze di Teso e Guglielmotti (entrambi sulla via del definitivo e rapido recupero), mentre dopo il forfait a pochi minuti dal match con il Como, Damonte torna a disposizione ma si accomoda in panchina. La formazione è la stessa vista sette giorni fa in Coppa contro i lariani, con Ranieri in regia “protetto” da Kabashi e Rada, Magli nel cuore della difesa e Galuppini a supporto di Plescia (problema in riscaldamento per Maritato) nel 3-5-2. Ben quattro i giovani ’99 in campo dal 1′. E’ una Giana diversa, ma non per questo meno pericolosa del solito, quella di mister Maspero. Si parte dal 3-4-1-2 e dalle solite certezze rappresentate dai “senatori” Pinto, Solerio e Perna. Linea verde anche per mister Maspero, che schiera dall’inizio i giovanissimi Pedrini e Pirola.
Pronti via ed il derby entra subito nel vivo. Al 2′ Rada va giù in area di rigore. Contatto netto, ma non per Paterna. Al minuto 5 Kabashi parte in progressione sulla destra, sterza e prova a calciare ma non coglie l’attimo giusto. Renate che concede pochissimo ai padroni di casa, pericolosi solo su palla inattiva, come al 14′. Pinto dal vertice destro scavalca la barriera, ma la sfera si stampa sulla traversa. È la migliore occasione biancazzurra nei primi 45′, poi, il pallino del gioco torna stabilmente nelle mani delle pantere, con Kabashi uomo in più in mediana. Al 32′, la sua punizione è un invito perfetto nel cuore dell’area, ma Possenti da due passi non inquadra lo specchio di porta. Prima del riposo sale in cattedra Leoni, bravissimo nell’alzare sopra la traversa l’inzuccata di Kabashi, ben servito da Ranieri. 0-0 al riposo, un risultato che sta stretto all’undici di Aimo Diana.
Maspero apre la ripresa aggiungendo un uomo di esperienza come Perico, ma è ancora il Renate a premere sull’acceleratore e ad andare al tiro dal limite con Baniya, il cui sinistro si spegne sul fondo. Quasi immediata la risposta della Giana alcuni minuti dopo. Con caparbietà Perna vede Gioè sul primo palo, la deviazione dell’ex Folgore Caratese pizzica la base del palo e mette i brividi a un Satalino per il resto inoperoso. Derby maschio, equilibrato e sotto un sole cocente, diventa fondamentale l’apporto delle seconde linee. Il primo ad alzarsi dalla panchina nerazzurra è Grbac, neanche a farlo apposta il giocatore che risulterà decisivo ai fini del blitz. Minuto 20.
La sventagliata di Kabashi a cercare Pizzul viene letta in modo ingenuo da Pedrini, che incrocia la traiettoria del terzino triestino, spingendo Paterna ad indicare il dischetto. Leoni intuisce, ma il destro a mezza altezza di Grbac è di rara precisione. Parità spezzata, inerzia tutta in mano al Renate, che al momento opportuno piazza il colpo letale. Stavolta Leoni non trattiene il calcio di punizione di Kabashi, consentendo a Possenti di depositare in rete la conclusione di Plescia. I primi 90′ di campionato vanno in archivio con successo, ma ora testa al Pontedera, prossimo avversario al “Città di Meda” (1 settembre alle 15) e capace di strapazzare la Carrarese nell’anticipo di sabato sera.