MILANO – Si è svolto martedì mattina a Palazzo Pirelli il convegno “Coltivazione del nocciolo, quali prospettive in Lombardia?” All’inizio dei lavori è intervenuto il consigliere regionale della Lega, Alessandro Corbetta: “Stiamo portando avanti un progetto iniziato lo scorso anno con la visita di un noccioleto a Besana in Brianza e abbiamo proseguito poi con incontri, anche con i tecnici dell’assessorato, e con un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale. Obiettivo: la definizione di misure che possano aiutare chi vuole intraprendere un percorso di coltivazione della nocciola e la realizzazione di un Distretto della nocciola in Lombardia”.
“Si tratta di una grande opportunità per il nostro territorio – spiega Corbetta -, in quanto permetterebbe di recuperare e riconvertire le colture della zona pedemontana, penso in particolare alle colline briantee, che oggi risultano molto meno redditizie rispetto al passato. Si tratterebbe inoltre di mettere a segno un punto importante a favore dell’ambiente, in quanto la nocciola, rispetto ad altre tipologie di coltivazioni, risulta molto più eco-sostenibile e contribuisce a migliorare i paesaggi. La produzione di nocciole in Lombardia, a km zero, consentirà inoltre di limitare l’importazione dal resto del mondo, ad esempio dalla Turchia da cui oggi importiamo il 30% del nostro fabbisogno nazionale, scongiurando così possibile conseguenze negative considerato il rischio della presenza di aflatossine tossiche nelle nocciole turche e diminuendo l’impatto ambientale dovuto ai trasporti”.
“Con l’assessore regionale Fabio Rolfi – ha concluso Corbetta – stiamo quindi portando avanti un progetto che significa qualità, rispetto dell’ambiente e opportunità di lavoro: la Lombardia si conferma oggi in prima fila per avviare definitivamente questa coltura, dare adeguata pubblicità nei territori più vocati e sostenere in maniera concreta chi ha intenzione di cimentarsi in questa attività”.