INZAGO – Ha provato a chiedere di uscire dal carcere e di essere affidata ai servizi sociali Marianna Sergio, sorella di Maria Giulia ‘Fatima’, la prima foreign fighter italiana che andò in Siria nel 2014, e anche lei condannata per terrorismo internazionale dopo essere stata arrestata nel luglio 2015 a Inzago (Milano), assieme al padre Sergio Sergio e alla madre, entrambi poi deceduti.
Prima il Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila, dove la donna è detenuta, e poi la Cassazione hanno dichiarato “inammissibile” la richiesta e in seguito il ricorso sulla bocciatura. Per la Suprema Corte, la difesa non è riuscita a contrastare le motivazioni della Sorveglianza che evidenziano la “assenza di elementi significativi di un effettivo distacco dalla organizzazione terroristica” a cui aveva aderito, l’Isis.
Tra l’altro, come si legge nella sentenza, la donna in carcere ha tenuto un “atteggiamento polemico e rivendicativo verso gli operatori” e non ha mai “manifestato alcuna revisione critica della condotta criminosa”.