TREVIGLIO – La famiglia intascava il reddito di cittadinanza, ma loro erano morti da almeno quattro mesi. Un’altra sconcertante notizia arriva dalla bergamasca riguardo alla misura di sostegno per le persone in difficoltà economiche. Dopo la notizia dell’altro giorno sui dodici furbetti scovati dalla Guardia di Finanza, tra cui un uomo regolarmente residente e assunto a Londra, ma anche una donna che vive con un imprenditore che porta a casa 10 mila euro al mese, ecco ora nuovi casi.
A portarli alla luce, stavolta, è il Comune di Treviglio che ha iniziato verifiche puntuali. I dipendenti, dopo avere sgranato gli occhi, hanno poi fatto la segnalazione agli ispettori dell’Inps perché ufficializzino l’esito dei controlli e prendano i dovuti provvedimenti.
I casi che lasciano sbalorditi sono tre: persone morte ormai da diverso tempo, ma che ricevevano il reddito di cittadinanza. Altre due persone, invece, hanno compilato le carte sostenendo di essere di Treviglio, forse per sfuggire ai controlli della previdenza, ma da queste parti non sono mai passate. Forse neanche per un caffè. Di certo non residenti, come può benissimo testimoniare l’ufficio Anagrafe.