BUSTO ARSIZIO – Aveva tentato di rapinare una sala slot, ma era fuggito a mani vuote. Gli è andata ancora peggio: il trentottenne, residente a Lonate Pozzolo (Varese) a distanza di mesi è stato identificato e denunciato dal Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio.
Il fatto risale alla sera dello scorso 17 gennaio quando un individuo, con il volto nascosto da una sciarpa e un cappello che lasciavano scoperti solo gli occhi, era entrato nel locale dopo averne bloccato la porta di ingresso per evitare che si richiudesse alle sue spalle rallentandogli la fuga. Visti l’abbigliamento e il comportamento dell’uomo, che non lasciavano presagire nulla di buono, i due gestori cinesi della sala avevano deciso di affrontarlo. Il malvivente aveva provato a gridare “Voglio i soldi!” con tono deciso, ma i due gli erano balzati addosso ingaggiando una colluttazione.
Il rapinatore, prima di darsi alla fuga a mani vuote, aveva fatto in tempo a perdere il cappello, la sciarpa e un lungo coltello che teneva in tasca. Immediate le indagini degli investigatori del Commissariato di via Ugo Foscolo che, subito arrivati sul posto, avevano acquisito le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza e avevano sequestrato gli oggetti persi dal rapinatore.
Questo, grazie ai fotogrammi e alla successiva comparazione tra le tracce biologiche repertate su sciarpa e cappello e il profilo genetico dell’indiziato, acquisito durante una perquisizione nella sua abitazione, è stato ora identificato. Nei suoi confronti è scattata una denuncia per tentata rapina.