TRIUGGIO – Nel primo pomeriggio di mercoledì 27 novembre 2019 è entrata in funzione la Diga delle Fornaci, lo strumento idraulico di Inverigo un’opera strategica per la sicurezza dei cittadini delle province di Como, Lecco, Milano e Monza Brianza. Oltre alla Diga delle Fornaci da oltre una settimana è invece entrato in servizio anche il Cavo Diotti, la diga più antica d’Italia che opera sul lago di Pusiano.
I tecnici del Drf (Dipartimento di riqualificazione fluviale) del Parco Regionale della Valle del Lambro hanno operato sullo strumento idraulico e sono state ridotte le portate del fiume facendo laminare le acque nell’area di esondazione controllata. L’intervento è stato reso necessario perché alcune località della Valle del Lambro stavano per entrare in una fase critica: l’arrivo dell’onda di piena è stato controllato e costantemente monitorato e i Comuni normalmente soggetti ad esondazioni come Briosco, Verano e Carate Brianza non hanno subito alcun danno. La Diga delle Fornaci, ha permesso di far esondare tra i 5 e i 10 mila metri cubi di acqua, una quantità minima che ha però di fatto evitato danni soprattutto nell’abitato delle frazioni di Briosco che era già entrata in emergenza.
“Dopo l’episodio del novembre 2018 – afferma Eleonora Frigerio, presidente del Parco Valle del Lambro -, per la seconda volta dalla sua entrata in funzione, la Diga delle Fornaci, è stata determinante per risolvere una delicata situazione di pericolo. Anche in questa occasione gli strumenti idraulici sono stati indispensabili per superare la prova del maltempo che nelle ultime ore ha particolarmente imperversato su tutto il Nord Italia colpendo pesantemente anche le province di Monza e Brianza, Como e Lecco. Senza l’intervento degli strumenti idraulici, a causa della lunghezza temporale, della modalità e della concentrazione con cui è caduta la pioggia nelle ultime ore, le località di Briosco, Verano, Carate Brianza e Triuggio avrebbero potuto andare sott’acqua. Invece grazie alla lungimiranza di Regione Lombardia e all’efficace progettazione e realizzazione da parte del Parco degli interventi necessari, siamo in grado di tenere la Valle del Lambro all’asciutto”.