MONZA – “È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole pre-determinate che, a loro volta, ci determinano? Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato svincolarsi da questa rete – avvalendosi del sogno, della fantasia, dell’immaginazione – sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte”. E’ quanto afferma Alessio Boni che da oggi, venerdì 29 novembre, porta proprio “Don Chisciotte” in scena al Teatro Manzoni di Monza.
La storia la conosciamo tutti. Liberamente ispirata al romanzo di Miguel de Cervantes, con adattamento di Francesco Niccolini. In scena, con Boni, c’è Serra Yilmaz. Lo spettacolo, che sta girando tutta l’Italia con un fitto calendario, ha riscosso ampi consensi in termini di critica e di pubblico.
Il Teatro Manzoni ospita lo spettacolo oggi e domani alle 21, domenica 1 dicembre solo alle 16. Biglietti a 16 euro (galleria), 26 euro (balconata) e 29 euro (platea).