MILANO – Ha indotto, secondo l’accusa, una donna che all’epoca aveva 84 anni, ricoverata in una residenza sanitaria e affetta da infermità psichica, a firmare nel 2015 “un atto pubblico di donazione”, a favore di se stesso, della proprietà di una casa a Varazze (Savona), che era dell’anziana. Per questo Massimo Rizza, segretario dell’Ordine dei commercialisti di Milano, è stato condannato a 3 anni per circonvenzione di incapace.
La condanna, anticipata in un servizio del Tg3, è stata emessa dal giudice della nona penale di Milano Fabio Processo. Il giudice ha anche stabilito una provvisionale di risarcimento di 100 mila euro a favore della parte civile (la donna, un’ex professoressa, è morta negli anni scorsi) e ha dichiarato la “nullità” della donazione.
Rizza, all’epoca dei fatti, era commercialista di fiducia della donna. Come si legge nell’imputazione, il professionista avrebbe fatto firmare l’atto all’anziana (difesa dal legale Lara Rigamonti) “nel cortile della struttura” dove era ricoverata.