MONZA – All’ospedale San Gerardo si sono svolti mercoledì i primi due interventi al mondo di ablazione con energia laser combinati con la tecnica di induzione ipnotica a scopo analgesico. Il trattamento interventistico della fibrillazione atriale (FA) mediante isolamento delle vene polmonari (vasi che mettono in comunicazione l’atrio sinistro del cuore con i polmoni) è la pietra angolare su cui si fonda l’ablazione della fibrillazione atriale ad oggi. Tale procedura, ormai da tempo consolidata, resta l’unica reale possibilità di cura per questa complessa aritmia. Gli strumenti che si utilizzano per eseguire tale procedura sono in continua evoluzione e la ricerca offre energie ed elettrocateteri sempre più evoluti per rendere l’isolamento delle vene polmonari una metodica sempre più sicura, efficace e rapida.
La Struttura di Elettrofisiologia interventistica della Asst di Monza, ospedale San Gerardo, attualmente esegue le procedure ablative della FA con diverse metodiche, scelte in base alla clinica del paziente ed alle sue caratteristiche anatomiche. L’ultima di queste metodiche si discosta radicalmente dalle precedenti perché utilizza una energia laser con la combinazione di un endoscopio che permette la perfetta visualizzazione della vena polmonare. Il tutto portato all’interno del cuore attraverso le vene dell’inguine con un pallone gonfiato ad acqua.
A questa tecnologia innovativa (il San Gerardo è il quarto centro nel mondo ad utilizzare il Cardiofocus laser baloon con movimento robotico e il primo in Italia) si aggiunge l’applicazione di una tecnica ipnotica per l’analgesia del paziente che permette la conduzione della procedura garantendo l’immobilità del paziente per tutto il tempo necessario al suo completamento e la sua completa analgesia limitando al minimo e talvolta abolendo l’uso di farmaci.
Il dottor Giovanni Rovaris, coadiuvato dal dottor Marco Scaglione dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti hanno portato a termine con successo le prime due procedure combinate laser e ipnosi. Questa metodica consente alla struttura di Elettrofisiologia interventistica dell’ospedale San Gerardo, oggi in gemellaggio con l’ospedale di Asti, di essere sempre promotore di tecniche innovative a favore del fabbisogno clinico del paziente.
“Si tratta di un bell’esempio di cooperazione sanitaria – spiega Scaglione -. Sono felice di condividere la tecnica dell’ipnosi che per noi ora è routine con i colleghi del San Gerardo, portando avanti nel 2020 una collaborazione sempre più proficua”. “Ringrazio il dottor Scaglione – aggiunge Rovaris – per la collaborazione che ha permesso di unire due tecniche nuove come quelle del laser e dell’ipnosi nell’ambito elettrofisiologico. Per noi questo è un momento di nascita di una tecnica che ci auguriamo possa essere utile nella conduzione dei trattamenti ablativi garantendo il massimo beneficio al paziente in termini di efficacia, sicurezza e di gestione del dolore, minimizzando l’utilizzo di farmaci analgesici”.
“Ho chiesto al dottor Scaglione di venire a trovarci per iniziare anche a Monza una pratica – sottolinea Mario Alparone, direttore generale della Asst di Monza – che abbiamo lanciato insieme ad Asti e che consente di effettuare interventi di elettrofisiologia, aumentando la sicurezza clinica e diminuendo la necessità di utilizzare gli anestesisti e con sorprendenti risultati sui pazienti che reagiscono in maniera molto positiva”.