SEVESO – Tutti da bambini siamo rimasti attirati da uno scivolo o da un piccolo “castello” su cui arrampicarci e dare sfogo alla nostra esuberanza. E i giochi attualmente in fase di installazione alla scuola primaria del quartiere Altopiano, via Monte Bianco, sembrano davvero belli. C’è chi però, notandoli, è rimasto immediatamente un po’ perplesso: quello scivolo appare decisamente piccolo per gli alunni. Molto più adatto per i bambini più piccoli della scuola dell’infanzia.
“Quando ho notato il cantiere alla scuola primaria – racconta Alfredo Pontiggia, commissario cittadino di Forza Italia e consigliere comunale fino a poche settimane fa – sono rimasto meravigliato. Impossibile non notare quello scivolo che a me, come a tanti altri, è sembrato davvero piccolino per essere destinato agli alunni di una scuola elementare. Vorrei tanto sapere dal Comune se quella installazione è frutto di una necessità manifestata dalla scuola dell’Altopiano. O, meglio ancora, mi piacerebbe sapere se la scelta di quel gioco è stata condivisa con il corpo docente. La mia convinzione è che, se si fosse agito davvero in questo modo con il coinvolgimento di tutti, avremmo evitato la posa di questo scivolo preferendone uno di dimensioni diverse”.
Pontiggia non entra nel merito della questione, non ha avuto neanche il modo di scoprire i motivi di quella posa. “Mi è stato chiesto da alcuni genitori – spiega l’esponente di Forza Italia – se è finita in quel giardino una fornitura destinata alla scuola materna o se, invece, si è trattato proprio di un acquisto “sottodimensionato”. Onestamente non conosco i retroscena di questa installazione. Vedo solo il risultato e, come tanti altri, rimango un po’ perplesso. La posa credo sia avvenuta proprio di recente, il cantiere è ancora aperto, il lavoro non mi sembra ancora finito”.
L’ex consigliere comunale di Forza Italia, però, non risparmia qualche frecciata all’amministrazione comunale: “Accoglierò di buon grado le spiegazioni che sindaco e assessori vorranno fornire. Forse questo scivolo piccolino è stata una sorpresa anche per loro, potrebbero aver gestito tutto dall’ufficio tecnico all’insaputa della parte politica. Mi concedano, però, una battuta: fin dall’inizio della campagna elettorale hanno lanciato lo slogan ‘Seri, concreti, veloci’. Visto il risultato mi verrebbe da dire che o sono stati anche troppo veloci e frettolosi, oppure sono anche un po’ ciechi. Spero comunque, nell’interesse di tutti, che si provveda a intervenire con una struttura più adeguata o, almeno, facendo un po’ di chiarezza sul perché di questa scelta che sembra un po’ fuori luogo”.