Guardavamo con attenzione quanto stava accadendo in Cina, poi ci siamo ritrovati il coronavirus in casa. Ora, a livello mondiale, siamo considerati alla stregua degli untori visto i contagi registrati in altri Paesi e che pare abbiano avuto origine qui da noi.
La Spagna ha registrato in 36 ore dieci casi positivi, che si aggiungono ai primi due colpiti e già dimessi giorni fa. Due a Madrid, due a Barcellona, quattro a Tenerife, uno a Siviglia e uno a Castellón. Sono tutti legati a viaggi in Italia e cinque sono di nazionalità italiana: ovvero, la 36enne trovata positiva ieri a Barcellona (al rientro da un viaggio tra Bergamo e Milano) e i quattro turisti a Tenerife (un medico e sua moglie, entrambi di Piacenza, e altri due della stessa comitiva, che sono ricoverati in isolamento all’ospedale Candelaria di Santa Cruz); mille persone che alloggiano nello stesso hotel della coppia nell’isola sono state messe in quarantena.
La Grecia ha riferito del suo primo caso di coronavirus: si tratta di una donna che ha viaggiato di recente nel Nord Italia. Un portavoce del ministero della Salute ha riferito che la paziente, 38 anni, è ricoverata in un ospedale di Salonicco ed è in buone condizioni.
Due contagiati dal coronavirus in Tirolo, in Austria. Una delle due persone, scrive l’agenzia Apa, sembra che arrivi dalla Lombardia, ma non è ancora confermato. “È stata esclusa l’ipotesi di una chiusura temporanea del valico del Brennero. Gli esperti che sono stati consultati hanno infatti affermato che la cosa non sarebbe di alcuna utilità”. È quanto affermato dal governatore della regione austriaca del Tirolo, Günther Platter.
In Germania è una maestra di asilo di 46 anni che ha prestato servizio fino a venerdì scorso la donna positiva al test del coronavirus nel Nordreno-Vestfalia: lo ha annunciato il ministro della Salute del land Karl-Josef Laumann. Si tratta della moglie di un altro contagiato di 47 anni, attualmente ricoverato in ospedale in serie condizioni. La maestra e i suoi due bambini sono ora in quarantena a casa, così come tutti i frequentatori dell’asilo e le rispettive famiglie. Due nuovi casi positivi, intanto, si sono registrati nel Baden-Wuerttemberg, uno dei quali è il “paziente zero” tedesco: un 25enne di Goeppingen di ritorno da un viaggio a Milano con la fidanzata. L’altro è un aiuto primario del reparto di Patologia della clinica universitaria di Tubinga ed è il padre della ragazza che ha accompagnato a Milano il “paziente zero”, anche lei attualmente in isolamento.
Un primo caso di positività si è registrato nella Macedonia del Nord. Come ha reso noto nel pomeriggio il ministro della Salute Venko Filipche, si tratta di una donna macedone intorno ai cinquant’anni tornata dall’Italia dopo un lungo sogg iorno, che è stata ricoverata alla Clinica per le malattie infettive di Skopje.
In Finlandia è stato annunciato un secondo caso di coronavirus: “È una donna in età lavorativa che ha viaggiato nel nord Italia”. La donna è ricoverata in un ospedale ad Helsinki ed è “in buone condizioni”, ha dichiarato il National Institute of Health and Welfare. Alla fine di gennaio, la Finlandia aveva registrato il suo primo caso di contagio: una turista cinese di Wuhan, epicentro dell’epidemia, in viaggio in Lapponia.
Il ministero della Sanità del Brasile ha confermato il primo caso di coronavirus nel Paese, sottolineando che è stato condotto anche un secondo test: la notizia è stata fornita dal ministro Luiz Henrique Mandetta. Il paziente risultato positivo è un uomo di 61 anni rientrato nella sua città di residenza, San Paolo, da un viaggio di lavoro in Italia tra il 9 e il 21 febbraio. Il governo dello Stato di San
Paolo ha quindi annunciato la creazione di un comitato di crisi.
Primo caso in Algeria. Lo ha annunciato il ministro della Sanità del paese africano Abderrahmane Benbouzid su EnTv, come riporta il sito Tsa-algerie. Si tratta di un cittadino italiano: l’uomo è arrivato in Algeria il 17 febbraio scorso ed è ricoverato in isolamento all’Istituto Pasteur.