LONDRA – Senso di responsabilità, fiducia, ringraziamento per gli operatori sanitari. Sono tanti i temi toccati ieri dalla Regina Elisabetta nel suo storico discorso in televisione. Nemmeno lei si sarebbe mai aspettata una situazione di questo tipo, ma non si è persa d’animo: ha capito che era il momento giusto per fare sentire la sua voce e fare capire a tutti i britannici che una guida c’è.
“Tutti sappiano agire in modo da poter essere orgogliosi negli anni a venire – ha dichiarato la regina -. Io spero che coloro che verranno dopo di noi possano dire dei britannici di questa generazione che sono stati forti”.
Poi un pensiero all’aspetto sociale e sanitario: “Voglio ringraziare chi resta a casa per proteggere gli altri, ha detto Elisabetta II, così come chi lavora nel servizio sanitario nazionale. Grazie per l’applauso collettivo dedicato proprio a loro”. La regina ha ricordato il tempo della II Guerra Mondiale, parlando oggi di una sfida “diversa”, ma segnata pure da “un penoso senso di separazione”. Ha tuttavia insistito sulla necessità di rispettare le restrizioni imposte dal governo.
Infine una certezza: “Prevarremo sul coronavirus e la vittoria apparterrà a ciascuno di noi. Dobbiamo confortarci pensando che giorni migliori torneranno: saremo di nuovo con i nostri amici, saremo di nuovo con le nostre famiglie e ci incontreremo ancora”.
Nel frattempo il premier britannico Boris Johnson è stato ricoverato in ospedale per esami. Dieci giorni fa era risultato positivo al coronavirus, ora continua ad avere sintomi persistenti. “Boris Johnson – ha dichiarato la portavoce – ringrazia il personale dell’Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico) per l’incredibile duro lavoro che sta svolgendo e sollecita la popolazione a continuare a seguire la raccomandazione del governo di stare in casa, proteggere l’Nhs e salvare vite umane”.