ROMA – C’è chi parla del 4 maggio, data di scadenza del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Qualcuno, invece, azzarda addirittura un anticipo di una settimana per la riapertura di alcune attività considerate a basso rischio. Dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, però, smentiscono tutto.
“In questi giorni e nelle ultime ore – si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi – circolano numerose ipotesi, con tanto di date, sulle possibili riaperture nel Paese. In alcuni casi si tratta di ipotesi che non hanno alcun tipo di fondamento, in altri di ipotesi che sono ancora allo studio e quindi non possono essere in alcun modo considerate definitive”.
“In questo momento il Governo – aggiunge la nota -, coadiuvato dal comitato tecnico scientifico e dalla task force di esperti, sta lavorando per la fase due e solo quando avrà terminato i lavori comunicherà in maniera chiara i tempi e le modalità di allentamento del lockdown, così da dare agli italiani un’informazione certa, spiegano le fonti di Palazzo Chigi. Anticipazioni, indiscrezioni e fughe in avanti – in un momento tanto delicato – rischiano di alimentare caos e confusione. In questi momenti invece è indispensabile la collaborazione responsabile di tutti”.