ROMA – Ancora molto da decidere per quello che sarà la cosiddetta Fase 2, quella della riapertura. Ancora più incertezze per quello che sarà la Fase 3. Intanto, però, qualche indicazione già arriva.
“L’estate può essere un momento di recupero dell’attività ludico-sportive per i bambini, però scordiamoci i campi estivi e scordiamoci gli oratori, questo deve essere chiarissimo. Ho diverse perplessità su come si possa garantire il distanziamento dei bambini”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Cts Franco Locatelli sottolineando invece che, per quanto riguarda la possibilità di andare nei parchi, anche per i più piccoli, “è una cosa da considerare ma deve avere un accesso contingentato, per evitare le aggregazioni”.
Locatelli ha parlato anche di scuola: “Riaprire le scuole vorrebbe dire riportare l’indice di contagio, l’R con Zero’, ben sopra l’1”.
In entrambi i casi Locatelli ha precisato che si tratta di un suggerimento del Comitato tecnico scientifico e che la “scelta spetta al ministro e al governo”. “La scelta di raccomandare e di mantenere le interruzioni delle lezioni – ha spiegato -, è stata dettata dal fatto che la riapertura delle scuole in concomitanza con il ripristino delle attività produttive avrebbe comportato l’andare oltre, e non di poco, l’incidenza di R con zero oltre l’uno”.