VIENNA – Sono i giorni in cui tutti i Paesi iniziano a muovere i primi passi nella cosiddetta Fase 2, quella che dovrebbe segnare il passaggio dall’emergenza sanitaria alla convivenza con il Coronavirus. E anche l’Austria non si sottrae a questo compito. La misura, semplice, qualche spostamento in più e, soprattutto, bloccare l’arrivo degli italiani.
Oltre confine sono state complessivamente più di 15 mila le persone contagiate. Le vittime, invece, circa 600. Di sicuro numeri di gran lunga inferiori a quelli registrati nel nostro Paese.
Poche le misure decise dal Governo per la nuova fase. Quella più significativa è la possibilità di uscire dalla propria abitazione. C’è l’obbligo del distanziamento sociale per persone che non appartengono allo stesso nucleo familiare, così come l’obbligo di indossare la mascherine nei luoghi pubblici, sui mezzi di trasporto e nei negozi.
Ora è possibile celebrare i funerali (massimo 30 persone presenti), tornare nelle scuole superiori, andare dal parrucchiere e fare sport all’aperto. E’ inoltre possibile spostarsi liberamente sul territorio con ogni mezzo di trasporto. Un vincolo da rispettare: no contatti con l’Italia, almeno fino al 22 maggio. Probabilmente il Governo austriaco attende di capire quali potranno essere da noi gli effetti della nostra Fase 2 e se dovremo fronteggiare di nuovo una ondata di contagi.