CATANZARO – Dopo gli avvertimenti verbali, che non hanno comunque prodotto alcun risultato, il Governo va allo scontro diretto con la Regione Calabria. La presidente Jole Santelli, però, non ha intenzione di fare alcun passo indietro.
Nei giorni scorsi dal Governo avevano fatto sapere che ogni ordinanza delle regioni può occuparsi delle materie del Coronavirus e delle regole da introdurre a livello locale sul territorio, ma a una sola condizione: i provvedimenti non possono essere estensivi. Possono, al contrario, introdurre ulteriori restrizioni dovute a motivi di sicurezza per il contenimento della diffusione del virus.
La presidente Santelli, però, ha firmato l’ordinanza per consentire tra le altre cose anche le aperture dei locali pur con alcune limitazioni: sì solo ai tavoli all’aperto. Provvedimento subito impugnato dal Governo. Lei, tuttavia, non recede di un passo: “Non mi stupisce quanto è accaduto – ha spiegato all’Ansa – perché il ministro aveva annunciato che avrebbe impugnato l’ordinanza. Mi spiace perché io mantengo l’ordinanza. Sono convinta dei presupposti, sono sicura che entro una settimana faranno esattamente la stessa cosa che ho fatto io. Mi dispiace che abbia preso questa ordinanza come un braccio di ferro mentre era semplicemente la legittima richiesta della regione di far vivere e lavorare, soprattutto lavorare”.