Più di un italiano su tre (35%) ha scelto di fare una gita fuori porta in giornata, anche con il classico picnic, nel rispetto della tradizione al mare, in montagna, in campagna o anche nei parchi delle città. E’ quanto emerge da una indagine di Coldiretti sul modo più popolare per vivere la storica ricorrenza della Festa della Repubblica. Anche per l’attesa del via libera allo sconfinamento tra regioni del 3 giugno solo una piccola minoranza del 2% degli italiani ha colto l’occasione per fare una breve vacanza dormendo fuori, mentre la grande maggioranza è rimasta a casa.
Nella scelta delle mete gli italiani – continua la Coldiretti – si sono divisi tra quanti hanno preferito la spiaggia dove affrontare in molti casi la prima prova costume della stagione con la riapertura di quasi tutti gli stabilimenti balneari e quelli che hanno optato invece il relax nel verde, ma non mancano quanti hanno approfittato della giornata per visitare borghi o centri minori situati nelle prossimità.
Una boccata di ossigeno per molte strutture agrituristiche dove tuttavia si registra un calo delle presenze dell’80% per il 2 giugno che è il primo ponte di primavera dopo che il lockdown da coronavirus ha fatto saltare i tradizionali appuntamenti del lunedi di Pasqua, del 25 aprile e dell’1 maggio, sulla base delle prenotazioni indicate da Terranostra.
La ripresa procede con grande rilento anche per il turismo nelle campagne con grandi difficoltà per l’offerta di alloggio mentre l’attività di ristorazione è ridotta al minimo anche se gli agriturismi spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – sottolinea la Coldiretti – i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.
L’Italia è leader mondiale nel turismo rurale con 24 mila strutture agrituristiche diffuse lungo tutta la Penisola in grado di offrire 253 mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola per un totale di 14 milioni di presenze lo scorso anno, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat. Ma senza una decisa svolta l’agriturismo rischia di perdere un miliardo di euro nel corso del 2020 secondo le elaborazioni Coldiretti sulle previsioni di Campagna Amica. A pesare è il calo della domanda interna in attesa dell’apertura agli sconfinamenti tra regioni il 3 giugno ma anche il crollo del turismo internazionale con gli stranieri che rappresentano il 59% dei pernottamenti complessivi nelle campagne.
Senza dimenticare – conclude la Coldiretti – le cancellazioni forzate delle cerimonie religiose (cresime, battesimi, comunioni, matrimoni) che si svolgono tradizionalmente in questo periodo dell’anno e la stop alle attività di fattoria didattica in collaborazione con le scuole.