WUHAN – Un’operazione di monitoraggio e prevenzione senza precedenti e un risultato più che sorprendente: a Wuhan, la metropoli cinese famosa nel mondo per la diffusione del coronavirus, su 9,9 milioni di persone sottoposte a tampone nel giro di pochi giorni, soltanto 300 sono risultate positive.
La drastica decisione di eseguire il test su tutti i residenti era stata presa dalle autorità sanitarie perché a metà maggio, dopo una quarantina di giorni di tranquillità, erano stati riscontrati di colpo altri sei casi di positività. Le autorità erano riusciti anche a identificare la provenienza in un complesso residenziale nel quartiere di Sanmin, distretto di Dongxihu. Insomma, c’erano tutte le caratteristiche per poter pensare a un nuovo focolaio.
Di qui la scelta di sottoporre a tampone tutti i 10 milioni di abitanti, di fatto pari come numero agli abitanti della Lombardia.
I test si sono conclusi l’1 giugno. Le autorità sanitarie, attraverso “Il Quotidiano del Popolo”, annunciano che non sono stati riscontrati nuovi casi su oltre 9,9 milioni di test eseguiti. In realtà per loro è da considerare caso positivo soltanto chi ha non supera il test ma ha anche sintomi evidenti. Gli esami, invece, hanno rivelato la presenza in città di 300 persone positive al tampone ma completamente asintomatiche.
In conseguenza di questo risultato, altre 1.174 persone sono state poste sotto sorveglianza per un paio di settimane.