CODOGNO – Si è sentito umanamente vicino agli abitanti di Codogno fin dai primi giorni del coronavirus. Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, ha scelto la data altamente simbolica del 2 giugno Festa della Repubblica, per andare a far visita al primo Comune italiano colpito dall’epidemia. Un messaggio chiaro, già nella scelta della visita: nel paese del lodigiano ha voluto riassumere tutte le difficoltà di un’Italia in difficoltà. Colpita, solidale, pronta a reagire, orgogliosa.
E Mattarella non ha nascosto ciò che pensa dell’atteggiamento avuto dall’Italia durante il periodo dell’epidemia: “L’Italia – ha dichiarato il Presidente – ha dato al mondo e all’Europa un esempio durante la crisi”. Non ha voluto fare un discorso politico, né elogiare qualche istituzione in particolare. Lui il grazie l’ha espresso direttamente ai cittadini.
“Qui nella casa comunale di Codogno – ha aggiunto – è presente l’Italia della solidarietà, della civiltà, del coraggio. In una continuità ideale in cui celebriamo ciò che tiene unito il nostro Paese: la sua forza morale. Da qui vogliamo ripartire. Con la più grande speranza per il futuro. Abbiamo assistito allo svilupparsi di reti di solidarietà a opera di persone di ogni età che, in forme diverse, hanno svolto funzione di assistenza, di aiuto, di conforto nei confronti di chi si trovava in difficoltà. Siamo stati testimoni di migliaia di gesti solidali, coraggiosi, di testimonianze di altruismo, di abnegazione e spesso di felice inventiva nell’aiuto a chi ne aveva bisogno. Questo patrimonio di solidarietà è il sommerso del bene. Che va fatto prevalere, va fatto affiorare, affinché caratterizzi in modo positivo la ricostruzione che attende la nostra società”.