MILANO – “I Centri diurni per disabili possono ripartire dopo lo stop per il Covid19 in piena e totale sicurezza”. Lo annunciano gli assessori regionali alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, e al Welfare, Giulio Gallera, in merito alla riapertura delle strutture semiresidenziali per persone con disabilità.
“La procedura di riapertura prevede che siano sottoposti a test sierologico – spiega Gallera – ed eventualmente al tampone in caso di positività al test. Ovvero in caso di impossibilità a realizzare il prelievo ematico, tutti gli oltre 4.000 operatori e i 14.000 ospiti, e le Ats sono pronte a intervenire rapidamente garantendo che la spesa dei test sarà a carico di Regione Lombardia”.
“Già con delibera del 26 maggio – aggiungono Gallera e Bolognini – erano state approvate le linee guida regionali finalizzate a consentire la presentazione di un progetto di riavvio dei centri diurni per disabili dopo il Covid19 da parte degli enti gestori. Entro la giornata di lunedì 8 giugno, le Ats avevano il compito di ultimare, dopo i dovuti passaggi nell’ambito delle cabine di regia con i Comuni, l’iter per l’approvazione delle linee operative territoriali. In modo tale da potere mettere in condizione tutti i centri di ripartire con le attività nella massima sicurezza per ospiti e operatori”.
“La settimana scorsa – conclude Bolognini – il Consiglio regionale ha respinto due mozioni delle opposizioni non perché non fossero utili. Ma semplicemente perché il contenuto era di fatto superato dai provvedimenti regionali assunti. Pertanto, mi sembra scorretto sostenere che Regione Lombardia non stia facendo tutto il possibile per riaprire rapidamente i centri diurni per disabili. E questo solo per il fatto che non sono state approvate due mozioni inutili e superate. Come del resto gli stessi consiglieri promotori hanno riconosciuto in sede di commissione consigliare”.