PADOVA – In questi mesi l’ha conosciuto tutta l’Italia, anche quella dei non addetti ai lavori. E tutti hanno avuto modo di scoprire che il virologo Andrea Crisanti, oltre che competente, è uno che non ha peli sulla lingua. E quando in questi giorni gli hanno chiesto cosa ne pensa della misurazione della temperatura corporea per accedere ai negozi, non si è fatto pregare: “E’ una buffonata, non serve proprio a nulla”.
Così il docente ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, membro della task force allestita dalla Regione Veneto per contrastare il Covid, ha risposto a Fanpage.it che chiedeva spiegazioni sulla misurazione della temperatura nei luoghi pubblici.
“Se una è positiva ed è asintomatica, ci entra tranquillamente in questi posti – ha aggiunto -. Noi abbiamo usato questa strategia per impedire ai cinesi di trasmettere la malattia in Italia e abbiamo visto come è finita, quindi si tratta di un provvedimento che lascia il tempo che trova”.
Crisanti ha poi ribadito il concetto intervenendo a “24 Mattino” su Radio 24: “Gli asintomatici sono pericolosi, in tutte le malattie infettive svolgono un ruolo cruciale nella biologia degli agenti patogeni per trasmettersi. Una persona che sta male sta a letto: gli agenti patogeni sfruttano il nostro comportamento per trasmettersi, sono quindi selezionati positivamente quelli che hanno fase asintomatica, è una questione di genetica e selezione naturale”.