A seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, Federalberghi ha rilevato un vero e proprio tracollo delle presenze negli esercizi ricettivi. A marzo c’è stata una flessione del 92,3% per gli stranieri e dell’85,9% per gli italiani. Ad aprile e maggio il mercato si è completamente fermato (nell’insieme -97,8% e -94,8%). In particolare, hanno latitato gli stranieri (-99% in entrambi i mesi).
A maggio, nel comparto ricettivo sono andati persi circa 118 mila posti di lavoro stagionali. Se si guarda all’intero settore turismo, i posti di lavoro stagionali a rischio per l’estate 2020 sono quasi 500mila. Una volta terminata la cassa integrazione, dovranno purtroppo attendersi conseguenze anche sui contratti a tempo indeterminato.
Tutto questo comporterà nel 2020 la perdita di oltre 300 milioni di presenze (-70,0% rispetto al 2018), con un calo di fatturato del settore ricettivo pari a più di 16,5 miliardi di euro (-70,3%).