MILANO – Sei antagonisti, due del Carc e quattro del centro sociale Zam, sono stati identificati e indagati nei fascicoli aperti per diffamazione e minacce per le scritte comparse nei giorni scorsi a Milano prima contro Fontana e poi contro il governatore e anche contro il sindaco Giuseppe Sala.
In particolare, due esponenti del Carc (i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo che avevano anche rivendicato l’azione in una conferenza stampa), nelle indagini condotte dalla Digos e coordinate dal pool antiterrorismo guidato da Alberto Nobili, sono accusati di essere gli autori della scritta “Fontana assassino” apparsa nelle scorse settimane lungo il Naviglio della Martesana.
Quattro giovani frequentatori del centro sociale Zam sono ritenuti tra gli autori della scritta “Fontana assassino Sala zerbino” trovata nella notte tra il 5 e il 6 giugno in via Chiesa Rossa, sempre a Milano.