MILANO – “La prima buona notizia è che si stanno riassestando i flussi al Pronto soccorso. All’epoca dell’emergenza Covid erano quasi tutti relativi al virus. Ora, che stiamo tornando progressivamente alla normalità, ci ritroviamo a fronteggiare ogni tipo di patologia. Ciò avviene con un’attenzione in più, perché sottoponiamo tutti coloro che arrivano al Pronto soccorso a tampone, per individuare eventuali casi asintomatici”. Lo ha detto Marco Bosio, direttore generale dell’ospedale Niguarda di Milano, intervenendo in diretta nell’approfondimento sulla pagina Facebook di Lombardia Notizie online.
“L’ospedale Niguarda – ha spiegato il direttore generale – in questi mesi dell’emergenza Coronavirus ha trattato più di 1.200 pazienti, attivato 96 posti letto di terapia intensiva, pur mantenendo attive strutture di eccellenza come, a esempio, l’area dei trapianti, quella cardiovascolare o, ancora, l’unità spinale. Abbiamo effettuato 2.500 interventi chirurgici e 49 trapianti proseguendo così anche l’attività no-Covid”.
Guardando all’attività del ‘Niguarda’, il direttore Bosio ha ricordato che il 12% dei pazienti giunge da fuori regione e che, qualche settimana prima del Covid, l’ospedale ha ricevuto una ‘certificazione’ che lo colloca al 47° posto nella classifica ‘World’s best hospitals 2020’, della rivista americana ‘Newsweek’, realizzata in collaborazione con ‘Statista Inc.’ e ‘Geoblue’. Unica realtà italiana nella graduatoria dei migliori ospedali del mondo.
“Nella sezione di questa graduatoria, dedicata all’Italia, tra i primi dieci – ha quindi precisato Bosio – ci sono cinque strutture lombarde”.