VENEZIA – “Il nuovo focolaio di coronavirus scatenato da un imprenditore vicentino rientrato dalla Bosnia ha portato il Veneto da un rischio basso a un rischio elevato, passando da una r con t pari a 0,43 a una di 1,63”. Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, come promesso ha diffuso tutti i dati dopo la notizia del focolaio scoperto nel vicentino. La dimensione del caso? Sono 5 persone positive e 89 in isolamento.
Zaia, tuttavia, non ha affatto sminuito la portata dell’accaduto. Anzi, ha proprio rincarato la dose annunciando l’inasprimento delle regole e chiedendo anche al Governo di intervenire. Settimana prossima saranno presentate le nuove disposizioni valide per il Veneto. “Vedo assembramenti e comportamenti sconsiderati di troppe persone in questi giorni – ha commentato -. E’ inutile chiederci se il virus tornerà in ottobre perché, di questo passo, non dobbiamo nemmeno porci la domanda visto che il virus l’abbiamo già qui. Purtroppo ai comportamenti irresponsabili di qualcuno, si aggiungono gli altri che abbiamo conosciuto in queste ore”.
“Se questo è il sistema di gestire la positività e la sintomatologia, dopo quattro mesi di coronavirus allargo le braccia – ha dichiarato -. Così non ne veniamo fuori. Fosse per me, di fronte a certi comportamenti prevederei la carcerazione. È essenziale che a livello nazionale si prenda in mano il dossier, mettendo in fila le questioni con un Dpcm o con un provvedimento del ministro Speranza. La legge prevede una multa di 1000 euro in caso di fuga dall’isolamento sanitario: mi sembra ridicolo. Ritengo che sia fondamentale il ricovero coatto, così come è necessario essere severissimi con gli isolamenti sanitari. Io ho dato disposizioni ai Sisp di tolleranza zero e, se ci sono elementi, di procedere alla denuncia. Non possiamo permetterci la diffusione del virus per l’irresponsabilità di qualcuno. Quello che è accaduto, è gravissimo”.