CAGLIARI – Turisti alla larga dalla Sardegna, per quanto sia uno dei luoghi più belli del Mediterraneo dove poter trascorrere le vacanze per tutti i gusti: sia per chi ama le bellissime spiagge, sia per chi cerca invece un po’ di mondanità nelle località più rinomate. I dati parlano chiaro: per l’isola si tratta di un vero e proprio crollo senza precedenti per quanto riguarda il turismo, ovvero il 95% in meno a giugno rispetto all’anno scorso.
La testimonianza è di Federalberghi Sardegna, mentre l’Università di Sassari è andata alla ricerca delle cause del disastro. Il giudizio è davvero lucido ma, allo stesso tempo, anche tremendo: difficoltà di accesso all’isola, scarsa e pessima comunicazione da parte delle istituzioni, promozione turistica decisamente da rivedere. Sono queste le cause principali identificate nello studio universitario, andando a sentire direttamente gli operatori del settore.
La ricerca, coordinata da Giacomo Del Chiappa, docente di Marketing del dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Sassari, ha preso in considerazione ben 360 strutture turistiche dell’isola di ogni tipologia. Dai dati emerge che 3 turisti su 4 sono italiani, di cui il 22% residente sull’isola. Gli stranieri rappresentano solo il 25% ma, al momento, praticamente non si vedono: sono attesi nell’ultima parte della stagione.
Questo, naturalmente, incrociando le dita: perché il tasso di riempimento degli alberghi, nel 43% dei casi, non arriva nemmeno al 10% nel mese di luglio e se tutto va bene dovrebbe arrivare al 55% a settembre e 79% a ottobre. Il 30% del riempimento, situazione che in altri periodi farebbe piangere e che ora sembra quasi un sogno, secondo le previsioni non sarà superato dal 79% delle struttura e luglio, dal 71% in agosto.