La battaglia contro il coronavirus, a livello globale, si è tutt’altro che conclusa: la curva dei contagi continua ad alzarsi sempre di più e in modo sempre più verticale. E il numero dei casi positivi aumenta in modo significativo a un ritmo impressionante: l’ultimo giorno sotto i 200 mila casi quotidiani è stato il 13 luglio (se ne erano contati 192 mila), poi dati sempre più su.
Di fatto con la giornata di oggi, mercoledì 22 luglio, sono stati superati ufficialmente i 15 milioni di contagi. Il dato maggiore, speriamo anche inavvicinabile, continua a essere quello degli Stati Uniti che, da soli, sfiorano i 4 milioni di contagi (3.925.025 alle 20 italiane). Il Brasile è a 2.159.645 contagi, l’India 1.193.078. La Russia, quarta, ne conta 787.846. Quinta, ma in forte crescita, la Repubblica del Sudafrica con 381.798 positivi, ancora di più del Perù (362.087), del Messico (356.255) e del Cile (334.683).
L’Italia (245.032 casi), diventata tristemente famosa all’inizio del mese di marzo per il notevole impatto del virus e per essere stata trattata come l’untore del pianeta, di fatto si trova al quattordicesimo posto tra i Paesi più colpiti. Superata anche da Regno Unito (297.952), Iran (281.413), Spagna (267.551), Pakistan (267.428) e Arabia Saudita (258.156).
Per quanto riguarda invece le vittime, al momento se ne contano 617.902. Il numero maggiore è stato registrato negli Stati Uniti (142.401), poi Brasile (81.487), Regno Unito (45.586), Messico (40.400) e Italia (35.082).