In controtendenza alla deflazione balzano i prezzi al consumo della frutta che fanno segnare un aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del scorso anno per effetto del clima pazzo che ha sconvolto i raccolti e ridotto le disponibilità sui mercati. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat a giugno che evidenziano l’andamento negativo dell’inflazione su base annua.
A pesare nelle campagne è stato il clima impazzito con il moltiplicarsi di eventi estremi con gelo, grandine, nubifragi, siccità e caldo torrido che – sottolinea la Coldiretti – ha compromesso le fioriture e le produzioni. Il risultato è la perdita a livello nazionale di più un frutto su tre con il crollo dei raccolti, dalle pesche alle nettarine (-28%) alle albicocche (-58%) fino alle ciliegie ma danni sono stati subiti anche da verdure e ortaggi con la perdita del lavoro di un intero anno in molte aziende agricole.
Una situazione drammatica per i produttori italiani di ortofrutta dove al danno si aggiunge la beffa di compensi al di sotto dei costi di produzioni per la gran parte degli ortaggi. In un momento difficile per l’economia e l’occupazione nazionale il consiglio della Coldiretti è di acquistare prodotto italiano e sostenere la campagna #mangiaitaliano.
Per non cadere nell’inganno dei prodotti importati spacciati per Made in Italy è importante verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che è obbligatoria per la frutta e verdura ma è anche importante intensificare i controlli per combattere frodi, inganni e speculazioni.