MILANO – “È iniziata la vendemmia in Lombardia. Per la manodopera, nei campi, reclutare anche chi percepisce il reddito di cittadinanza“. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi in margine alla vendemmia 2020, iniziata lunedì mattina nella zona del Franciacorta.
“Il vino lombardo è sempre più conosciuto e apprezzato nel mondo. Comunque questa crisi economica deve insegnarci ad alzare ulteriormente la qualità dei prodotti. Oltreché la capacità di comunicare all’esterno ciò che facciamo e quindi di fare squadra, per andare compatti ad affrontare i mercati”.
“La Lombardia – ha aggiunto l’assessore – produce per oltre il 90% vini certificati: Doc, Docg e Igt. Siamo diventati una grande regione vitivinicola. I produttori mi dicono che quella del 2020 sarà un’ottima annata, meteo permettendo. Allora la Regione deve fare ciò che le compete per aiutarli: burocrazia zero, aiuti economici rapidi e soluzioni al problema della manodopera, che sembra in questo momento quello che più preoccupante per il settore”.
“Sotto il profilo economico – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura – abbiamo lanciato #iobevolombardo, un bando semplificato da 3 milioni di euro con cui promuoviamo l’acquisto di vino locale da parte dei ristoranti Lombardi. Un intervento molto apprezzato che intendiamo replicare in futuro”.
“Sotto il profilo professionale – ha aggiunto – dobbiamo invece ovviare al problema del reperimento della manodopera. Il protocollo del Governo prevede infatti la quarantena per i braccianti che arrivano dall’estero. Ora più che mai ritengo un errore la scelta fatta da Roma di non reintrodurre i voucher in agricoltura”. Per questo la Lombardia per la vendemmia, pensa anche alla manodopera di chi percepisce il reddito di cittadinanza.
“Regione Lombardia – ha proseguito l’assessore – intende però rispondere alla domanda del settore agricolo, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, coinvolgendo anche i cittadini percettori del ‘reddito di cittadinanza’. In particolare, raccoglieremo le candidature, d’intesa con le Organizzazioni professionali, attraverso il contributo dei Centri per l’impiego, ai quali che intende candidarsi potrà inviare una mail di adesione indicando esperienze, disponibilità e ‘situazione logistica’”.
Le candidature che giungeranno saranno messe a disposizione delle Organizzazioni professionali (Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri) che indirizzeranno le diverse tipologie di collaboratori alle singole aziende agricole, a seconda delle necessità e delle caratteristiche. I dati saranno gestiti nel rispetto della normativa sulla privacy.