MEDA – “E’ sbagliato, antiecologico e diseducativo buttare 11 milioni di mascherine nelle scuole ogni giorno”. Il brianzolo Gianni Del Pero, presidente di Wwf Lombardia, fa sentire la sua voce a pochi giorni dall’inizio delle lezioni sull’utilizzo delle mascherine in classe.
Sgomberiamo il terreno dagli equivoci: non è un negazionista. Anzi, si è sempre battuto per l’obbligo delle mascherine e per il loro corretto utilizzo. La sua polemica, in questo caso, non è sull’opportunità di indossarle in classe: è un discorso ecologista sullo spreco di materiale. “Dobbiamo proteggerci – conferma Del Pero – e proteggere anche i nostri cari dal Covid-19, ma rispettando l’ambiente senza riempirlo di mascherina usa e getta”.
“Come Wwf – commenta il presidente – siamo stupiti del fatto che stia passando la notizia, peraltro mal comunicata dallo stesso ministero della Salute, che nelle scuole sarà obbligatorio l’utilizzo di sole mascherine chirurgiche (che saranno prodotte da una nota industria automobilistica!). Stupiti perché l’Istituto superiore di Sanità già in un proprio pronunciamento di maggio dichiarava che ‘le mascherine di comunità hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus Sars-CoV-2′”.
Proprio in virtù di questo pronunciamento il Cts (il Comitato tecnico scientifico a supporto del Governo), ha evidenziato che tutti gli alunni di età superiore ai 6 anni dovranno indossare una mascherina chirurgica.
“Per questo – conclude Del Pero – il Wwf usa ed invita ad usare contro il virus le mascherine di comunità riutilizzabili e lavabili”. L’educazione dei ragazzi, alla fine, non deve fermarsi ai libri di testo o a dichiarazioni di buona volontà: il rispetto dell’ambiente si insegna anche con gesti concreti.