Nei chioschi situati nei principali itinerari delle città d’arte e nelle più rinomate località turistiche, la frutta di stagione viene venduta a prezzi da gioielleria, con valori fino a venti volte superiori a quelli pagati agli agricoltori. E’ la Coldiretti a denunciare un malcostume con pesanti effetti sull’immagine del Made in Italy in riferimento all’operazione di Guardia di Finanza e Polizia locale che ha sgominato il racket del commercio ambulante su Roma con diciotto arresti e il sequestro di 1 milione per estorsioni, minacce, favori.
Un inganno che – sottolinea la Coldiretti – può riguardare ad esempio anche la qualità con l’offerta durante tutto l’anno di caldarroste congelate senza alcun rispetto della stagionalità. Ma il business si estende dalla frutta alle bibite, dai gelati fino ai fiori che vede spesso al lavoro cittadini asiatici, che in realtà operano “in nome e per conto” dei veri proprietari delle licenze.
Secondo il Rapporto Agromafie di Coldiretti, Eurispes e Osservatorio Agromafie nella Capitale esiste un sistema di potere che accumula utili in poche mani e, inoltre, determina prezzi pazzeschi, quali i 3 oppure 4 euro per una bottiglietta d’acqua anelata da turisti accaldati alla ricerca di refrigerio. Una situazione che – conclude la Coldiretti – pesa in misura rilevante sull’immagine della capitale in un momento in cui è importante intervenire per rilanciare il turismo in difficoltà per l’emergenza Covid.