REGGIO CALABRIA – Non si presentavano in ufficio ma facevano risultare la loro presenza attraverso la strisciata del badge che veniva effettuata a turno da un collega compiacente. Ieri mattina 15 dipendenti dell’Arsac (Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese – Area 6, Sezione di Gioia Tauro), sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai poliziotti della questura di Reggio Calabria. Per cinque persone sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre per i restanti l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Le indagini si sono svolte utilizzando tecniche di intercettazione e video-ripresa a carico dei dipendenti truffaldini. Quest’ultimi, in orario di ufficio, si allontanavano dal posto di lavoro per compiere attività personali come fare la spesa, lunghe passeggiate, soste in locali pubblici e frequentazioni delle palestre per l’attività sportiva.
La complessa attività investigativa è stata svolta dagli uomini del commissariato di Gioia Tauro, della Squadra mobile di Reggio Calabria, dei commissariati di Pubblica Sicurezza di Siderno e Palmi e del Reparto prevenzione crimine di Siderno.
Disposto, inoltre, il sequestro preventivo per l’equivalente somma di denaro indebitamente percepite, 12 mila euro circa, complessivamente riferibili alle giornate di lavoro risultanti, ma, di fatto, non effettuate.