“Lo voglio dire chiaramente, l’Italia non può permettersi un nuovo lockdown, non se lo può permettere il sistema economico e quello commerciale”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ‘Mezz’ora in più’ su RaiTre.
“Io posso dire una cosa. A febbraio non eravamo assolutamente preparati, non avevamo niente, neanche come filiera produttiva. Adesso abbiamo un Paese che può avere delle disfunzioni, ma si è attrezzato e ha dimostrato di saper affrontare l’emergenza. Questo è un Paese che non deve essere troppo duro con sé stesso. Le terapie intensive sono attrezzate”, aggiunge Di Maio, sottolineando che nell’emergenza “io non dico che siamo all’ultimo miglio. Noi, grazie all’accordo con Oxford University, entro fine anno avremo le prime dosi del vaccino. E dobbiamo superare e dall’inizio dell’anno prossimo inizieremo le vaccinazioni”, spiega Di Maio, secondo il quale “l’Italia non può permettersi un nuovo lockdown, non se lo può permettere il sistema economico e quello commerciale”.
“Oggi non ci sono le condizioni per tornare al lockdown, c’è bisogno di prendere tutti coscienza e farci carico di un necessario incremento di responsabilità”. Lo dice a ‘Mezz’ora in’ su Rai 3 il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri citando un dato: “il 31 marzo c’erano in terapia intensiva 4.023 pazienti, ieri 10 ottobre ce n’erano 390”. E’ “il segno – sottolinea – della risposta che il sistema ha dato rispetto all’epidemia e negarla vuol dire che si è poco informati”