ROMA – Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, in giornata era stato molto chiaro spiegando che la crescita non è esponenziale e che i dati di questi giorni sono da accogliere come un’allerta, non con panico. L’aumento c’è stato anche oggi stando ai dati diffusi dal ministero della salute, anche se con ritmo inferiore a quello dei giorni scorsi: sono 11.705 in casi accertati, erano stati 10.975 un giorno fa. Nessuna regione a contagi zero. Il minimo si registra in Molise (26 casi), il massimo in Lombardia (2.975), seguita da Campania (1.376), Lazio (1.198) e Piemonte (1.123). Con oggi diventano 414.241 le persone positive al tampone in Italia dall’inizio dell’epidemia.
Torna a crescere in modo sensibile, invece, il numero dei decessi. Un’impennata che riporta il dato quotidiano a 69 morti dopo i 47 di ieri. Il totale sale dunque a 36.543 persone decedute nella nostra penisola a causa del coronavirus.
Alto il numero dei guariti del giorno: ben 2.334, uno dei più alti degli ultimi tempi. Il totale viene così aggiornato a 251.461 dal mese di febbraio.
In Italia al momento sono positive 126.237 persone, con un aumento di 9.302 rispetto a sabato. Nel dettaglio abbiamo 750 persone in terapia intensiva (45 in più nell’arco delle ventiquattr’ore), 7.131 ricoverate con sintomi in una struttura sanitaria (514 in più) e 118.356 in isolamento domiciliare (8.743 in più).