ROMA – Di fronte ai nuovi 200 mila tamponi processati, segno evidente di una nuovo periodo dell’emergenza coronavirus, distante anni luce dal periodo più buio della primavera, c’è un nuovo “ritocco” all’insù dei nuovi contagi: se mercoledì sfioravano i 25 mila casi, oggi sono esattamente 26.831 i nuovi contagi comunicati dal ministero della Salute. Difficile dire quanto si salirà ancora e, alla fin fine, il numero in sé non ci dirà nulla. Conta molto di più la “qualità” di questi contagi o, meglio, la capacità che hanno di mandare in crisi il sistema sanitario o, al contrario, di rivelarsi gestibili senza mandare in tilt le nostre strutture e il personale che vi lavora. Con oggi arriviamo complessivamente a 616.595 persone risultate positive al tampone in Italia dall’inizio dell’epidemia. Non abbiamo regioni a contagio zero: il minimo è stato riscontrato in Basilicata (86 casi), il massimo in Lombardia (7.339) davanti alla Campania (3.103), al Piemonte (2.585) e al Veneto (2.109).
In risalita anche il numero delle vittime: dalle 205 di mercoledì passiamo alle 217 di oggi. Il totale sale a 38.122 persone decedute in tutta la nostra penisola dal mese di febbraio a causa del Covid-19.
Bene il numero dei guariti del giorno: 3.878. Siamo a livelli che fino a non molti giorni fa sembravano impensabili. Il totale viene aggiornato a 279.282.
Attualmente, infine, abbiamo 299.191 persone positive, ovvero 22.734 in più nella giornata: si tratta di 1.651 persone in terapia intensiva (115 in più), 15.964 ricoverate con sintomi in una struttura sanitaria (983 in più) e 281.576 in isolamento domiciliare (21.516 in più).