Il nuovo Dpcm anti-Covid che sarà varato domani prevederà un coprifuoco nazionale nelle ore serali. Lo ha annunciato il premier Conte nel suo intervento alla Camera in cui ha avvertito anche che la “situazione è preoccupante” e che si interverrà a livello graduale a seconda della soglia di criticità che si registra nelle varie regioni, 15 delle quali “sono a rischio”.
Chiuderanno musei, mostre, centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Vietato lo spostamento tra le regioni più a rischio a meno che non ci siano motivi di lavoro, di salute e di estrema urgenza. Confermato stop licenziamenti fino a marzo. Didattica a distanza per le superiori. Riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali.
Il decreto conterrà dunque sia le sopracitate misure valide su tutto il territorio italiano che norme più stringenti differenziate per Regioni, suddivise per fasce di rischio. “Nel prossimo Dpcm – ha spiegato Conte – indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio e misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute”.
“La pandemia corre repentinamente in Europa, costringendo ogni Paese a varare nuove misure restrittive di settimana in settimana. Entro mercoledì saranno pronte nuove restrizioni”, ha detto Conte in aula. “Rimetto al Parlamento ogni decisione rispetto alla necessità di misure necessarie con la massima speditezza” per arginare “il repentino aumento del contagio, anche perchè entro il prossimo mese saranno 15 le regioni a rischio”, ha detto Conte. “Il Parlamento – ha proseguito il premier – potrà esprimersi prima dei provvedimenti del governo e do la mia disponibilità ad accogliere i rilievi che arriveranno”.