E’ situato in un piccolo Comune, ma per arrivarci bisogna percorrere una strada che appartiene ai Comuni confinanti: a Mura, nel bresciano, c’è il ristorante che nessuno può raggiungere a causa del Dpcm e delle sue restrizioni per contenere la diffusione del coronavirus.
Il motivo è molto semplice: il ristorante “Torenno” ha sede nel Comune di Mura che conta in tutto 700 abitanti. E già di per sé non è certo un bacino di utenti che può garantire di sopravvivere all’attività imprenditoriale. Con la suddivisione dell’Italia in zone colorate, ora che la Lombardia è in zona arancione non è consentito lo spostamento tra Comuni.
Questo complica ulteriormente la situazione: per raggiungere la frazione, infatti, bisogna percorrere una strada che attraversa i territori di Casto e di Vestone. Insomma anche gli stessi concittadini del ristoratore, in base al Dpcm, il giorno di Natale, quello di Santo Stefano e quello di Capodanno non possono gustare i suoi manicaretti perché sconfinerebbero. I residenti degli altri Comuni, allo stesso modo, devono rimanere nei loro stessi confini.
Abituati a stare a Roma, forse i ministri non conoscono la realtà dei piccoli Comuni. Dietro la curva, quella dei contagi e quella della strada, c’è questo ristorante che ha i requisiti per aprire con tutte le restrizioni, ma senza la possibilità di lavorare. Uno come tanti, probabilmente: l’Italia è fatta così, con tante piccole realtà comunali come questa. Se ne ricordano un po’ tutti solo quando servono i voti.