LISSONE – Silvana Civati per il suo impegno nel volontariato e per aver saputo lavorare costantemente a favore dei ragazzi con disabilità, Giosué Pezzoni quale figura operativa e genuina che ha incarnato lo spirito del “vero” Alpino, il Circolo sociale e culturale don Ennio Bernasconi per aver saputo promuovere la storia e le tradizioni locali coniugandole con l’impegno sociale dei propri soci. Sono questi gli “Angelo d’oro” che sabato 19 dicembre verranno consegnati dal sindaco Concettina Monguzzi e dai consiglieri che compongono la Commissione Benemerenze ai cittadini benemeriti, in un momento formale nella sala del Consiglio comunale ma chiuso al pubblico per ottemperare a tutte le prescrizioni anti-contagio. Attraverso un video che verrà pubblicato sul canale Youtube della città di Lissone all’inizio della settimana successiva, verrà poi condiviso con la popolazione questo importante momento di riconoscimento pubblico.
La benemerenza dell’Angelo d’oro giunge nel 2020 alla sua settima edizione: compito di un’apposita commissione, è quello di individuare benemeriti (persone o associazioni) che abbiano in qualsiasi modo dato lustro alla città, accrescendone il prestigio e operando con disinteressata dedizione. La Commissione si è riunita nello scorso mese di febbraio per individuare i benemeriti cittadini 2020; la consegna dell’Angelo d’Oro che tradizionalmente coincidente con il 17 marzo, “Giornata dell’Unità, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, è poi slittata a causa dell’emergenza sanitaria.
Per la ” Classe IV – Benemeriti nell’ambito sociale, umanitario, assistenziale e di volontariato nonché per atti di coraggio o per particolari manifestazioni di amore verso la comunità locale” il premio è stato attribuito a Silvana Civati. Da sempre impegnata sul campo, in prima persona, nel mondo del volontariato, ha saputo incarnare quotidianamente lo spirito di amore fraterno e di carità a fianco delle persone in condizione di fragilità. Al lavoro diretto con la capacità ed il gusto di “sporcarsi le mani”, in Parrocchia e in ogni ambito sociale, ha unito la capacità di rivestire ruoli direttive e di responsabilità. Ha promosso la nascita della cooperativa Gioele, 24 anni fa, e ne ha condotto lo sviluppo; cooperativa impegnata nel recupero e potenziamento dell’autonomia e in progetti personalizzati e favore dei ragazzi con disabilità. Ha assunto un costante ed attivo impegno per favorire l’inserimento e l’integrazione dei giovani immigrati.
Sempre per la Classe IV, il premio è stato attribuito alla memoria a Giosué Pezzoni. Un uomo che ha vissuto con naturalezza l’amore per il prossimo, una persona per la quale le necessità e le esigenze degli altri, soprattutto se in difficoltà, rappresentavano sempre una priorità; due braccia e mani forti, un sorriso genuino, un cuore grande a servizio di chiunque, con umiltà e semplicità, senza troppe cerimonie, da vero alpino. Lungo il curriculum delle azioni umanitarie a cui ha partecipato attivamente in tutto il mondo, con fatica e sacrifici ma soprattutto con tanto amore e dedizione, insieme al Gruppo Alpini, di cui è stato capogruppo per 30 anni, collaborando con numerose associazioni di volontariato. L’oro di questa medaglia che Lissone oggi attribuisce alla sua memoria è impreziosito dal bene che ha saputo distribuire alle popolazioni del Perù, delle isole Salomon; in Romania, Croazia, Russia ma soprattutto nella nostra città.
Per la “Classe V – Enti, Associazioni o Istituzioni benemeriti”, è stato attribuito il premio al Circolo sociale e culturale Don Ennio Bernasconi. L’associazione, che si distingue per i traguardi di eccellenza raggiunti nella realtà locale da oltre quarant’anni, ha saputo coniugare l’impegno sociale e civile con l’attività culturale e la promozione artistica del territorio, dedicando un’attenzione particolare alla storia e alle tradizioni locali, di cui ha messo in luce e valorizzato le radici cristiane. Ispirata alla figura e all’opera di don Ennio, sacerdote a Lissone negli anni Venti del secolo scorso, il Circolo ha saputo “raccoglierne il testimone” e dare voce al suo messaggio teso alla costruzione di una Chiesa fatta di pietre vive, di uomini con una statura morale e religiosa. Le attività proposte nel tempo sono talmente numerose e diversificate da rendere impossibile la descrizione, un cenno d’obbligo va però riservato almeno alla manifestazione “Lissone Città Presepe”, che per trent’anni ha saputo caratterizzare il periodo natalizio in città con notevoli risultati artistici e grande coinvolgimento della popolazione.
“In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, è importante attribuire un riconoscimento pubblico a quei lissonesi che nella loro vita hanno lavorato instancabilmente a sostegno degli altri – afferma il sindaco Concettina Monguzzi – è per questo che la consegna degli Angelo d’Oro è quest’anno ancor più significativa. Silvana Civati, Giosuè Pezzoni e il Circolo social e culturale don Ennio Bernasconi sono fra i simboli della Lissone operativa e solidale, profondamente attaccata alle radici del territorio e costantemente protesa verso gli altri”.