Le alte quotazioni delle materie prime all’ingrosso, tornate sui livelli di un anno fa, nel primo trimestre del 2021 portano ad un incremento delle bollette dell’energia per la famiglia tipo in tutela del +4,5% per l’elettricità e del +5,3% per il gas. Per quanto riguarda il gas, spiega Arera, il dato è legato anche alla consueta stagionalità con la relativa crescita invernale della domanda.
Per quanto riguarda gli effetti sui consumatori (al lordo tasse) la famiglia tipo comunque beneficia ancora di un risparmio complessivo di circa 146 euro/anno.
Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo (quella che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui) nell’anno compreso tra il 1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021 sarà di circa 488 euro, con una variazione del -10,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2019 – 31 marzo 2020), corrispondente a un risparmio di circa 55 euro/anno.
Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 950 euro, con una variazione del -8,8% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 91 euro/anno.
“La variazione di questo trimestre ci restituisce una dinamica sostanzialmente in linea con gli andamenti stagionali e con valori delle materie prime non dissimili da quelli dello scorso anno”, afferma il presidente di Arera, Stefano Besseghini. “Nel complesso, le anomalie di prezzo e di volume legate all’emergenza Covid, hanno consentito un risparmio alle famiglie nel corso dell’anno con un beneficio residuo che si protrarrà anche nel primo trimestre del 2021. Le prospettive di recupero dell’economia e l’augurio che la situazione sanitaria evolva per il meglio, richiedono ora più che mai di focalizzare l’attenzione su quegli interventi e investimenti che possono contribuire al miglioramento della bolletta degli italiani”.