Nella notte di San Silvestro quest’anno più che mai, il cibo assumerà un valore ancora più forte in cui cercheremo quel calore e quella forma di condivisione che solo la nostra cucina tradizionale, le cene in famiglia e la nostra cultura gastronomica potranno regalarci con le restrizione imposte dall’emergenza sanitaria.
Ed è proprio di questa cultura gastronomica che fanno parte lo Zampone e il Cotechino Modena Igp, prodotti con oltre 500 anni di storia e presenti sulla tavola del Capodanno insieme alle beneauguranti lenticchie. “In un anno come questo – commenta Paolo Ferrari, presidente del Consorzio Zampone e Cotechino Modena Igp – è quanto mai fondamentale essere positivi e ci auspichiamo che le vendite del mese di dicembre siano segnate da un bel segno più. Quasi l’80% delle vendite si registra a partire dai primi di dicembre e fino a metà gennaio. Secondo gli ultimi dati disponibili, le premesse ci sono tutte affinché quest’anno possa chiudersi in positivo per le aziende del Consorzio: i dati di vendita delle 2 produzioni Igp – dall’inizio dell’anno fino a novembre – se paragonati con quelli dello stesso periodo del 2019 hanno registrato un + 8.2%. E se si guarda al solo mese di novembre di quest’anno, rispetto a novembre 2019, le vendite hanno segnato un + 17%, a testimonianza del fatto che sono proprio gli ultimi mesi dell’anno che fanno registrare il maggior consumo dei due prodotti tutelati dal marchio Igp”.
Da portare a tavola nel modo più tradizionale, accompagnati dal ben augurante contorno di lenticchie o dal classico purè di patate, Zampone e Cotechino Modena Igp possono anche essere serviti in modo più sfizioso, originale e appetitoso. Le ricette, ideate dal Consorzio che tutela le due specialità modenesi, vanno dai bignè alla fonduta con Cotechino Modena Igp, ai vol au vent con lenticchie e Cotechino con chicchi di melagrana, ai bicchierini di Cotechino con vellutata di piselli e taralli sbriciolati. (Ansa).