MILANO – “Partirà da lunedì 4 gennaio, secondo la programmazione originaria della Direzione Generale Welfare, la somministrazione dei vaccini anticovid del personale delle Asst, Irccs, Spedalità privata e Rsa. Si prevede una capacità iniziale fino ad un massimo di 10.000 dosi al giorno, che potrà essere successivamente incrementata fino a 15.000”. Lo comunica l’assessore della Regione Lombardia al Welfare Giulio Gallera, nel chiarire i termini della campagna vaccinale contro il coronavirus, in ambito regionale.
“Questi numeri – sottolinea l’assessore – saranno in grado di rispondere al fabbisogno di coprire la popolazione sanitaria delle strutture con l’obiettivo di raggiungere il requisito di ‘covid free’. Lo faremo rispettando la scadenza fissata per tutte le regioni, entro la fine del mese di febbraio. Con la dose di richiamo da effettuare dopo 21 giorni. Chi utilizza delle graduatorie riferite a tre giorni, di cui uno festivo, per continuare a cavalcare polemiche pretestuose, dimostra assenza di responsabilità istituzionale e politica”.
“Per l’avvio della campagna vaccinale – prosegue Gallera – sono stati consegnati il 27 dicembre mattina 1620 dosi. Trasferite in parte a tutti i capoluoghi di provincia e in due luoghi simbolo, Alzano e il Trivulzio. Il rimanente è stato utilizzato al Niguarda e al Sacco, stante anche la necessità di esaurirle in 4 giorni. Nel corso dei giorni successivi sono state comunicate le ipotesi di consegna, per questa prima tranche, immaginata dalla struttura Commissariale al 4 di gennaio (prima prevista per metà gennaio).
“Dal 30 dicembre, giorno in cui abbiamo ricevuto le nuove dosi – ha concluso l’assessore – si è comunque proceduto in alcune Asst alla somministrazione di vaccini. Questo prevedendo di proseguire, in modo massiccio e puntuale, dal 4 gennaio. Una scelta ponderata e attenta. Motivata anche dal fatto che nei giorni delle festività parte del personale ha goduto di un sacrosanto riposo. Visto che dal mese di febbraio, come in nessun altra regione italiana, è sotto pressione per la violenza con cui il virus ha colpito il nostro territorio. Ci auguriamo per questo che dal Governo arrivi, soprattutto per la fase che coinvolgerà la popolazione, il personale aggiuntivo promesso”.