L’Italia, insieme alla Grecia, è fanalino di coda nell’Ue nella spesa totale nel 2019 di bevande alcoliche con una quota dello 0,9% come il Paese ellenico. La spesa in bevande alcoliche delle famiglie dell’Unione europea è di 117 miliardi di euro, pari allo 0,8% del Pil dell’Ue. A rilevarlo è Eurostat. A guidare la classifica con la spesa più alta sono tre Stati baltici: Lettonia (4,8%), Estonia (4,7%) e Lituania (3,7%).
L’analisi economica non include le bevande alcoliche pagate nei ristoranti e negli hotel. Dal report, elaborato dall’ufficio statistico europeo sulla situazione antecedente l’inizio della pandemia Covid-19, emerge che tra il 2009 e il 2019 la quota della spesa totale delle famiglie per l’alcol è diminuita in 13 Stati membri dell’Ue. La diminuzione maggiore è stata registrata in Lituania (dal 5,5% della spesa totale delle famiglie nel 2009 al 3,7% nel 2019, -1,8 punti percentuali), seguita da Lettonia (-1,5), Bulgaria (-1,3) ed Estonia (-1,1).
La spesa delle famiglie per l’alcol è invece aumentata in sette Stati membri dell’Unione con i maggiori aumenti registrati in Romania (dal 2,1% della spesa familiare totale nel 2009 al 2,6% nel 2019, +0,5 punti percentuali) e in Portogallo (dall’1,1% della spesa familiare totale nel 2009 all’1,4% nel 2019, +0,3).In sei Stati membri dell’Ue, Danimarca, Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi e Slovenia, la quota è rimasta stabile.