CESANO MADERNO – Pronto il progetto esecutivo-definitivo del Parco del Liate. Un intervento importante, che l’amministrazione ha condiviso con l’associazione di quartiere che da anni si occupa e ha a cuore quest’area verde e con cui è stata rinnovata nel dicembre scorso la Convenzione che regola e valorizza l’attività dei volontari.
Il progetto di riqualificazione è stato affidato dall’amministrazione all’architetto Eros Colzani, esperto in architettura del paesaggio e in bioarchitettura, specialista in progettazione di architettura sostenibile e di edifici a basso consumo di energia. Lo stesso professionista lo ha presentato nei giorni scorsi in conferenza stampa alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici, Celestino Oltolini, dell’ingegner Fabio Fabbri (dirigente Area Servizi al Territorio del Comune), e di Pinuccia Fumagalli, in rappresentanza dell’associazione del quartiere Liate e del presidente Ambrogio Fumagalli.
Le risorse del Comune per realizzarlo ammontano a circa 100 mila euro. Una cifra rilevante, destinata ad un’area verde a cui i residenti del quartiere sono molto legati, in particolare le famiglie con bambini, ma in generale tutti gli abitanti anche per le attività e per le iniziative che tradizionalmente vi sono organizzate.
“Siamo orgogliosi del progetto – spiega l’assessore Oltolini -, non si tratta semplicemente di sostituire i giochi, ma di riqualificare tutta l’area, valorizzandola e sottolineandone l’identità, rendendola più bella, inclusiva e sicura. È davvero un intervento straordinario anche per la creatività con cui sono stati concepiti e disegnati tutti gli spazi. È stata fondamentale la collaborazione dei volontari dell’associazione che in questi anni si sono occupati del parco e che lo conoscono in ogni aspetto. Li ringrazio e ringrazio l’architetto Colzani per l’attenzione e sensibilità dimostrata nella realizzazione del progetto”.
Soddisfazione da parte dell’associazione di quartiere: “L’idea di questo progetto e della fine dei lavori, quando il Parco riaprirà del tutto rinnovato, ha destato entusiasmo e un fermento positivo negli abitanti del quartiere e nei frequentatori abituali di questo spazio verde – commenta Pinuccia Fumagalli -. Tante persone pensano già alle iniziative che vi si potranno organizzare. Siamo molto contenti del progetto e della collaborazione con l’amministrazione. Tutti noi adesso siamo attesa del grande evento, l’inaugurazione del nuovo Parco del Liate”.
“Lʼintervento – spiega l’architetto Colzani – si pone come obiettivo di caratterizzare il parco fornendo attraverso le scelte progettuali una identità ben definita e riconoscibile dai cittadini e dai fruitori grandi e piccini, rivedendo completamente lʼarea a gioco e strutturando delle connessioni dei vari elementi presenti attraverso un percorso pedonale che funge da vera e propria spina dorsale del parco stesso. La percezione della presenza del parco e la sua connotazione saranno rimarcate già dall’ingresso principale che sarà reso più visibile con una nuova area pavimentata, una nuova recinzione e una grande insegna con grafica dedicata”.
Dall’ingresso si svilupperà il percorso che conduce alle diverse parti del Parco: sarà costituito da una serie di stecche di colore giallo che ricordano la struttura di un metro a bacchette, elemento di richiamo alla presenza dei molti artigiani di mobili presenti nella zona. Il percorso diventa esso stesso elemento didattico: attraverso la grafica espressa sulla pavimentazione possiamo infatti far comprendere ai più piccoli le distanza e le misure.
Il piccolo cancelletto d’ingresso sarà sostituito e sarà realizzata una nuova recinzione a ferro di cavallo costituita da ferri tondi piegati e zincati come fosse un muro in calcestruzzo armato ma senza il getto, un muro trasparente per comunicare all’esterno la volontà di inclusività e partecipazione. Sulla superficie all’ingresso sarà posizionato un elemento di segnaletica e di comunicazione, sempre in giallo, con la scritta “Il giardino del Lià” che esprime l’identità del luogo richiamando il personaggio storico del Lià a cui è ispirato il Parco.
Dall’ingresso il percorso si sviluppa attraverso diverse “stecche” lineari che si snodano nello spazio connettendo tutte le aree tematiche del progetto: l’ingresso, l’area gioco con la collina per le arrampicate e l’altalena, il campo di basket, l’ingresso secondario a sua volta definito da una particolare pavimentazione. Su questo percorso si attesta la “Scatola del sapere”, un container box customizzato per creare un luogo di lettura e spettacolo per bimbi coperto e definito. Un ultimo tratto di percorso stecca condurrà alla parte più a nord e all’area preparazione cibo/cucina.
Nell’area gioco 1 vi sarà un altalena inclusiva con cestone e struttura in legno, un gioco per l’arrampicata costituito da una parte di pavimentazione che salirà in rilevato di circa due metri. In altezza a modo di collinetta, lungo i pendii vi saranno fissate delle semisfere di diverso colore e diametro per permettere la scalata in sicurezza. In alto alla collinetta si troverà uno scivolo.
Nell’area gioco 2 si trovano una giostra girevole inclusiva con piano a filo pavimentazione che prenderà la posizione della vecchia giostra girevole, tre giochi su mollone saranno mantenuti e revisionati con la sostituzione della seduta ed un nuovo gioco costruito intorno al palo di calcestruzzo dell’illuminazione che con un insieme di 39 pali in alluminio colorato di diverse altezze costituiranno un gioco di agilità per i bambini denominato “foresta di pali”.
Una terza area per il gioco sarà oggetto di un intervento successivo per posizionare un gioco arrampicata per i bambini dai 6 ai 12 anni nei pressi dell’ingresso.
La scatola del sapere sarà un luogo dove poter leggere le storie oppure mettere in scena piccoli spettacoli o dove poter vedere anche una proiezione, un piccolo luogo coperto costituito da un container box di circa 6 metri per una larghezza di 2,4 metri con lati lunghi aperti e gradoni per sedute. Il manufatto si presta anche ad essere utilizzato per attività ricreative differenti come il disegno avendo i gradoni come superficie di appoggio e seduta.
La zona delle vasche di acqua di tartarughe e pesci con la grotta della Madonna sarà oggetto di totale risistemazione. Una nuova pavimentazione drenante uniformerà e legherà insieme le due vasche e la fontanella presente. Inoltre sarà smantellata l’attuale recinzione per far posto ad una nuova costituita da pali tondi in legno messi a forma di cerchio solo intorno alla vasca delle tartarughe.
È prevista un’area dedicata all’orto didattico.
Nel progetto una zona di sedute di tre tipologie: la prima tra le due aree gioco costituita da sei panchine tipo Milano a listelli con schienale a doghe in legno di rovere naturale. Le panchine saranno posizionate a coppie secondo l’orientamento dei percorsi; la seconda è un sistema di quattro panchine senza schienale a listoni in pino nordico; la terza sarà una panca lineare in zona campo di basket, senza schienale, in calcestruzzo, realizzata con inerti color grigio chiaro e bianco.