In controtendenza crescono i prezzi dei prodotti alimentari nel carrello con aumenti che arrivano all’1,9% per la verdura fino al 4% per la frutta ma nei campi è speculazione al ribasso con clementine e carciofi sottopagati nei campi nazionali dove ha colpito il maltempo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi all’andamento dell’inflazione a dicembre che evidenziano un aumento dei prezzi alimentari dello +0.8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Con l’Unione Europea nella morsa del gelo è allarme – sottolinea la Coldiretti – per le forniture di verdure, frutta e ortaggi sugli scaffali per effetto del crollo dei raccolti in molti Paesi a partire dalla Spagna che è il principale produttore europeo ed esportatore anche in Italia. Gli eventi climatici estremi che hanno interessato il territorio iberico con gelate e temperature polari hanno danneggiato la coltivazione di agrumi e ortaggi con i prezzi che sono esplosi per i principali prodotti, dai cetrioli ai cavolfiori fino alle zucchine con effetti anche sui mercati all’ingrosso in Italia.
L’arrivo del grande freddo anche sulla penisola colpisce ora le coltivazioni in campo come cavoli, verze, cicorie, finocchi, carciofi, radicchio e broccoli ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni coltivate in serra. La Coldiretti ha elaborato un vademecum per la frutta e verdura che consiglia di verificare l’origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, di preferire le produzioni locali che non sono soggette a lunghi e difficili trasporti e di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori. Un modo per aiutare in un momento di difficoltà l’agricoltura di vaste aree del Paese.