Crolla il fatturato alimentare in Italia che fa segnare un calo del 4,1% a novembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per effetto della minor domanda per le tavole del Natale e Capodanno a causa del lockdown di ristoranti e agriturismi che hanno subito una perdita di circa 750 milioni solo per la cancellazione dei tradizionali pranzi e cenoni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul fatturato Industriale a novembre, dalla quale si evidenziano gli effetti del calo della domanda interna.
A pesare è stato, infatti, anche il calo della spesa casalinga durante le feste gli appuntamenti a tavola lungo la penisola che si sono svolti nel segno della sobrietà e del risparmio per – sottolinea la Coldiretti – le limitazioni negli spostamenti e alla presenza di ospiti.
Durante le feste dalle tavole delle case degli italiani sono spariti comunque 67 milioni di chili tra pandori e panettoni, 63 milioni di bottiglie di spumante, 20mila tonnellate di pasta, 6 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci per un valore complessivo pari a 3,5 miliardi, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della vigilia e di Capodanno.