CESANO MADERNO – Sono numerosi e di rilievo culturale e storico gli appuntamenti organizzati a Cesano Maderno in occasione della Giornata della Memoria. Il Covid ha condizionato le modalità di partecipazione agli eventi, ma la risposta per predisporre un programma significativo è stata forte e corale: per non dimenticare, per rimarcare il valore della memoria, per dare continuità al percorso ed alla tradizione celebrativa inaugurata negli anni scorsi e attorno a cui si è costruita una rete che si amplia a tutto il territorio brianzolo.
Il risultato è nella settimana di appuntamenti:
– Gli studenti della sezione di grafica dell’Istituto Majorana hanno realizzato un video in cui si racconta il progetto delle Pietre d’Inciampo e la posa delle due pietre a Cesano Maderno, la prima nel 2019, dedicata al deportato politico Arturo Martinelli, la seconda nel 2020, dedicata alla giovane Clara Levi. Il video verrà trasmesso sui nostri canali comunicativi il 27 gennaio. Il 25 gennaio sarà trasmesso sulla pagina Facebook della Provincia di Monza e Brianza nell’ambito della rassegna “Parole di Memoria”, settimana di iniziative on line per ricordare la Shoah, un altro video, Storie di deportazione – “Pietre d’Inciampo di Monza e Brianza 2021” a cura degli studenti del Majorana e di altri istituti scolastici della Provincia.
– In collaborazione con la sezione cesanese dell’Anpi, nella settimana dal 20 al 27 gennaio, verranno pubblicati sulla pagina Facebook di Anpi video e file audio in cui le persone raccontano il significato della Giornata della Memoria. Tutti possono inviare il proprio contributo che sarà dedicato a un deportato o a una deportata cesanese di cui verrà pubblicata una breve biografia a cura di Fernando Bucchioni.
– La biblioteca civica “Vincenzo Pappalettera”, in occasione della Giornata della Memoria, allestirà una vetrina con consigli di lettura per grandi e piccini. La vetrina verrà allestita fisicamente nella nostra biblioteca e sarà diffusa anche attraverso la sua pagina Facebook.
– Il Secondo Circolo nell’ambito del progetto #la Galilei non si ferma, coordinato dalla professoressa Monica Frigato, terrà un incontro on line il 29 gennaio a cui partecipano i membri del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze e gli studenti delle classi terze della Galileo Galilei che stanno leggendo il libro “Laura Levi: da Cesano ad Auschwitz”. In questa occasione i ragazzi incontreranno alcuni studenti del Versari che hanno lavorato al progetto “Una valigia per Clara”: Alice Arienti, Beatrice Foppiani, Francesco Zuccon. I ragazzi delle superiori racconteranno la loro esperienza ed il lavoro che ha portato alla realizzazione della mostra e del libro.
– Nel 2021 la Pietra d’Inciampo che poseremo è dedicata a Leontino Bertaggia, un I.M.I. (Internato Militare Italiano), catturato dai tedeschi dopo l’8 settembre e fatto prigioniero. La pietra verrà posta al Villaggio Snia, dove Leontino viveva e luogo che, con le sue fabbriche, ha avuto un ruolo di primo piano nella nascita della resistenza partigiana cesanese.
“Per Cesano Maderno – spiega il Sindaco Longhin – il progetto delle Pietre d’Inciampo rientra in un percorso di pace e di memoria di cui siamo orgogliosi e che ha sempre visto la nostra Amministrazione molto impegnata, accanto a tanti attori civici, studenti e associazioni cittadine. Ringrazio i ragazzi e le ragazze delle nostre scuole e i loro insegnanti, in particolare degli Istituti Majorana e Versari e delle scuole Galileo Galilei e Salvo D’Acquisto. Il percorso di pace e memoria ha visto nel 2019 un momento davvero emozionante con la mostra “Una valigia per Clara”, realizzata dai ragazzi del Majorana e del Versari e dedicata ad una cesanese speciale, Clara Levi, la cui tragica vita può essere avvicinata a quella di Anna Frank. Quest’anno la situazione Covid non ci consente di organizzare le attività in presenza, ma Cesano Maderno non si è fermata, abbiamo un programma denso di iniziative virtuali molto significative. Il percorso continua e in questo momento particolare, segnato dal Covid, è un’occasione, soprattutto per i più giovani, di riflessione e di impegno positivo”.
Chi è Leontino Bertaggia
Leontino Bertaggia, classe 1921, era nato a Correzzola (PD), ma ancora bambino si era trasferito a Cesano Maderno, dove il padre, Amedeo, grande invalido della Prima Guerra Mondiale, aveva trovato lavoro alla SNIA Viscosa. Leontino, detto Leone, venne chiamato alle armi nel gennaio 1941 ed inviato sul fronte greco-albanese con il 63° Reggimento Fanteria. Mancava da casa da più di due anni quando, nell’agosto 1943, dalla Grecia lo richiamarono in Italia per frequentare il corso da carabiniere nella Legione Territoriale di Milano. Non arrivò mai a destinazione, perché il 9 settembre venne fatto prigioniero dai tedeschi a Postumia (Slovenia). Venne internato nello Stammlager XX B di Marienburg, in Polonia, ed infine nello Stammlager XII D di Trier (Renania-Palatinato), dove venne assegnato alla baracca 37 ed impiegato nei lavori di manutenzione lungo la locale ferrovia. Leontino morì il 4 aprile 1945 a Sangerhausen (Sassonia) per malattia, ma non si conoscono né le circostanze del decesso né il luogo della sua sepoltura. In tre anni di guerra e venti mesi di prigionia, il Bertaggia mantenne una fitta corrispondenza con i genitori, i fratelli e le sorelle, la fidanzata Maria e gli amici più cari. Leontino scrisse oltre 2000 lettere, tutte gelosamente conservate dalla famiglia, e, come ogni militare internato, fece molte richieste di cibo e indumenti, ma non mancò mai di chiedere pennini, inchiostro, quaderni, album da disegno e, soprattutto, romanzi, in particolare quelli d’avventura di Emilio Salgari.