LICATA – Tre fermi di indiziato di delitto, firmati dal procuratore Luigi Patronaggio e dal pm Gianluca Caputo, sono stati eseguiti la notte scorsa a Licata (Agrigento) dai Carabinieri. I tre indagati sono accusati di tortura, sequestro di persona e violazione di domicilio.
Stando all’accusa, i tre avrebbero picchiato altrettanti giovani solo perché disabili. Una delle vittime sarebbe stata pestata con un bastone, legata con del nastro adesivo e abbandonata per strada fino a quando una donna di passaggio non lo ha liberato. In altre occasioni i tre disabili presi di mira sarebbero stati umiliati con della vernice al volto e derisi sui social.
Le vittime a volte erano state legate a una sedia con un secchio in testa e picchiate. Calci, pugni, bastonate e minacce di morte. Il tutto è stato sempre filmato con gli smartphone e diffuso in rete, sui social con titoli di derisione.
In carcere sono finiti un ragazzo di 23 anni, un amico di 26 e uno di 36 anni. Entro 48 ore i pm chiederanno la convalida del fermo per i tre indagati e sarà fissata l’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari (Ansa)